Fra tutte le festività e le manifestazioni popolari che Cervia celebra da tempo, la festa dell'Ascensione, o come diciamo noi in dialetto "la sensia", congiuntamente al rito tradizionale dello Sposalizio del Mare, è la più antica e la più attesa.
E' la solennità religiosa e civile nata nel 1445 e ripetuta annualmente, salvo brevissime interruzioni per fatti eccezionali, perché è considerata la festa del mare e il mare a Cervia è sempre stato, e lo è tuttora, l'elemento della sua economia.
La suggestiva leggenda delle onde minacciose, placate dal lancio dell'anello del Vescovo, ci proviene ripetuta per secoli da padre in figlio per spiegarne la sua origine.
La leggenda come ci proviene dai nostri vecchi è così piacevole e così attraente che non ha alcun bisogno di essere caricata di nessi e motivazioni non documentati per darle attendibilità e collegare il fatto straordinario al supporto storico.
Protagonista della nostra leggenda il vescovo Pietro Barbo (veneziano) figlio della sorella del Papa Eugenio IV a 23 anni fu nominato dallo zio Cardinale e contemporaneamente consacrato Vescovo di Cervia, dignità che conservò per otto anni. Venticinque anni dopo nel conclave del 1464, fu eletto Papa, con il nome di Paolo II.
Sembra così che il giovane Vescovo abbia voluto organizzare a Cervia la stessa festa che la sua Venezia celebrava annualmente da secoli nel giorno dell'Ascensione.
Leggenda o storia i cervesi continuano a crederci e a basare l'andamento della stagione turistica al ripescaggio o meno dell'anello, infatti il timore di perdere l'anello, timore che perdura anche oggi, costituiva l'assillo di ogni sposalizio perché ritenuto presagio di malanni e sventure.
E' l'Arcivescovo di Ravenna e Cervia come ogni anno a celebrare l'antico rito solo nel lontano 1986 il Papa in persona compì la sacra funzione, si parla di Giovanni Paolo II, fu un evento molto toccante e particolare che Cervia porta ancora nel cuore.
Ogni anno Cervia in occasione della festa rinnova l'amicizia con una città straniera, quest'anno sarà Oberasbach alle porte di Norimberga che parteciperà alla nostra festa.
Al Sacro della cerimonia si affianca il profano della feste che si susseguono per l'intera serata, con la cuccagna sul porto canale e la "Cursa di Batel"
E' la solennità religiosa e civile nata nel 1445 e ripetuta annualmente, salvo brevissime interruzioni per fatti eccezionali, perché è considerata la festa del mare e il mare a Cervia è sempre stato, e lo è tuttora, l'elemento della sua economia.
La suggestiva leggenda delle onde minacciose, placate dal lancio dell'anello del Vescovo, ci proviene ripetuta per secoli da padre in figlio per spiegarne la sua origine.
La leggenda come ci proviene dai nostri vecchi è così piacevole e così attraente che non ha alcun bisogno di essere caricata di nessi e motivazioni non documentati per darle attendibilità e collegare il fatto straordinario al supporto storico.
Protagonista della nostra leggenda il vescovo Pietro Barbo (veneziano) figlio della sorella del Papa Eugenio IV a 23 anni fu nominato dallo zio Cardinale e contemporaneamente consacrato Vescovo di Cervia, dignità che conservò per otto anni. Venticinque anni dopo nel conclave del 1464, fu eletto Papa, con il nome di Paolo II.
Sembra così che il giovane Vescovo abbia voluto organizzare a Cervia la stessa festa che la sua Venezia celebrava annualmente da secoli nel giorno dell'Ascensione.
Leggenda o storia i cervesi continuano a crederci e a basare l'andamento della stagione turistica al ripescaggio o meno dell'anello, infatti il timore di perdere l'anello, timore che perdura anche oggi, costituiva l'assillo di ogni sposalizio perché ritenuto presagio di malanni e sventure.
E' l'Arcivescovo di Ravenna e Cervia come ogni anno a celebrare l'antico rito solo nel lontano 1986 il Papa in persona compì la sacra funzione, si parla di Giovanni Paolo II, fu un evento molto toccante e particolare che Cervia porta ancora nel cuore.
Ogni anno Cervia in occasione della festa rinnova l'amicizia con una città straniera, quest'anno sarà Oberasbach alle porte di Norimberga che parteciperà alla nostra festa.
Al Sacro della cerimonia si affianca il profano della feste che si susseguono per l'intera serata, con la cuccagna sul porto canale e la "Cursa di Batel"